lunedì 28 febbraio 2011

La nota del mattino 28 febbraio 2011


 

1. NASCOSTA DAL POLVERONE MEDIATICO, ENTRA NEL VIVO LA STRATEGIA DI BERLUSCONI PER SFUGGIRE ALLA GIUSTIZIA E RESTARE IN SELLA. OGGI PRIMO PROCESSO. MERCOLEDI' PRESCRIZIONE VELOCE.


 

Coperto dal polverone mediatico che ogni giorno il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, solleva su un tema o su un altro, pur di far dimenticare agli italiani quali sono i guai che più lo preoccupano, questa settimana entra nel vivo lo scontro vero sul tema della giustizia.

Oggi comincia a Milano il primo dei quattro processi che vedono imputato Silvio Berlusconi per diversi reati. Oggi è la volta del processo Mediaset, dove il presidente del Consiglio è accusato di frode fiscale. Quella davanti al presidente Edoardo D`Avossa sarà, tuttavia, un`udienza tecnica in cui la difesa punterà i piedi sulle date: «Vedremo. Noi offriamo ai giudici la possibilità di arrivare a un calendario condiviso, e dunque compatibile con gli altri dibattimenti perché non si è mai visto un imputato che ha 4 processi contemporaneamente», ha spiegato a Il Corriere della Sera l`avvocato senatore Piero Longo (Pdl).

Ma la partita delle date è solo la prima mossa. Se dovesse andar male, scatterà la seconda. Domani riunione della consulta della Giustizia del Pdl. Tra mercoledì e giovedì il Pdl potrebbe incaricare uno dei suoi senatori (tra gli altri, Roberto Centaro, Giuseppe Valentino, Domenico Benedetti Valentini) di presentare il ddl per la «rimodulazione dei tempi di prescrizione» che modifica l`articolo 157 del Codice penale. Un colpo di bisturi per premiare gli incensurati (si arriva all`estinzione del reato più celermente) e magari, contestualmente, allungare i tempi per i già giudicati. Obiettivo, far votare questa leggina apparentemente innocua, ma ritagliata con il bisturi attorno alla figura di Berlusconi, prima di Pasqua, tagliando così di un quarto i tempi della prescrizione dei reati già sfoltiti nel 2005 con la «Cirielli».

Oltre che il processo Ruby, dove sono in gioco concussione e prostituzione minorile, Berlusconi teme uno scivolone giudiziario sui temi della corruzione (Mills) e della frode fiscale, perché l'immagine che ne deriverebbe di fronte al paese infrangerebbe la costruzione mediatica del presidente buono, che lavora per il bene di tutti e qualche volta ha bisogno di divertirsi un po'.

2. BERLUSCONI SMONTA LA SCUOLA PUBBLICA, ATTACCA I GAY E PUNTA A DUE OBIETTIVI: RICOMPATTARE LA DESTRA E BLANDIRE LA CHIESA.


 

La strategia di Berlusconi oggi è rappresentata da un'offensiva a tridente. Da un lato lavora sulla giustizia, per evitare i giudici; dall'altro rinnova le più semplici e ritrite parole d'ordine della destra per fidelizzare (gli esperti di vendita dicono così) i propri clienti-elettori; dall'altra ancora lancia offerte di scambio interessato (soldi, prebende, sostegno) ai palazzi del potere.

L'attacco alla scuola pubblica rientra in questi due ultimi obiettivi. Dire che i professori sono ideologizzati e non insegnano ciò che dovrebbero è un'offesa clamorosa allo sforzo degli insegnati, costretti a far funzionare e vivere la scuola con risorse tagliate ogni anno di più dal governo di destra. Ma significa anche dire alla Lega che potrà cambiare le lezioni di

storia per insegnare che la Padania è una nazione. Significa dire ai più abbienti che i loro figli potranno studiare nelle migliori scuole private e che i figli del portiere, dell'artigiano o dell'operaio non avranno la possibilità di essere concorrenti agguerriti. Significa dire agli lettori più di destra che la libertà di pensiero, che si insegna nella scuola, non sarà un fenomeno di massa.

Non solo. Significa dire alle gerarchie ecclesiastiche che le strutture scolastiche gestite dai religiosi saranno privilegiate e sostenute. Dopo la salvaguardia delle scuole, degli ospedali e degli alberghi gestiti dai religiosi dalla prossima tassa locale Imu prevista nel decreto di attuazione del federalismo (che invece per artigiani e commercianti si tradurrà in una patrimoniale secca e pesante) e dopo l'assoluto appiattimento sulle posizioni più oltranziste che riguardano i temi etici, è arrivata la proposta sulla scuola.

Quale sia lo scambio è chiaro: la Chiesa di Roma fa finta di non vendere lo scandalo di un uomo pubblico che frequenta e paga minorenni e in cambio ottiene sostegno e favori. Di questa strategia ha fatto parte una lunga intervista al cardinal Bagnasco, presidente della Cei, da parte de Il Giornale (proprietà della famiglia Berlusconi). E ci sono già alcuni chiari riscontri.

La Stampa: "Alla Chiesa interessa ciò che un governante fa per il bene comune. Sul piano della condotta individuale indirizziamo a Berlusconi le stesse raccomandazioni rivolte a chiunque altro. Sui comportamenti personali il giudizio spetta solo a Dio». Il vescovo ciellino di San Marino-Montefeltro, Luigi Negri, esponente di primo piano della Cei e presidente della fondazione per il Magistero sociale della Chiesa, interrompe i preparativi perla visita del Papa nella sua diocesi e benedice il «clima costruttivo» tra le due sponde del Tevere: «Ci sono le condizioni per orientare cattolicamente la restante parte della legislatura verso i principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di istruzione». Il no del premier alle adozioni dei single e alle unioni gay (in contemporanea all`esortazione alla pacificazione tra i poteri contenuta nell`intervista del cardinale Bagnasco al «Giornale» della famiglia Berlusconi) sono «segnali positivi di disponibilità alla cooperazione per l`interesse generale dell`Italia».

3. L'ITALIA DEMOCRATICA SI MOBILITA PER LA SCUOLA. IN GIOCO LIBERTA' DI PENSIERO E PARITA' DI CONDIZIONI. MARTEDI' PROTESTA DAVANTI PALAZZO CHIGI.


 

La posta è troppo grande per lasciarla nelle mani di un governo di destra. La scuola è il centro motore della libertà di pensiero, della formazione e della possibilità di dare a tutti i giovani condizioni di partenza simili. Il Partito democratico ha guidano ieri la sollevazione del paese contro l'affondo della destra. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha parlato di «uno schiaffo inaccettabile a chi lavora in condizioni rese dal governo sempre più difficili: la scuola pubblica è nel cuore degli italiani». «Se Maria Stella Gelmini fosse un vero ministro, invece che arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe dimettersi».

Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd e che ieri ha contribuito a lanciare la mobilitazione attorno a questo tema: "Berlusconi punta a distruggere il luogo dove si formano le coscienze, dove le menti imparano a ragionare liberamente e si sviluppa lo spirito critico. Ecco perché infanga gli insegnanti e taglia risorse e personale alle scuole dello Stato, dirottando soldi verso istituti elitari. E' un regime autoritario che, anziché prendere il potere con le armi, lo afferra occupando le istituzioni. Difendere la scuola pubblica, il valore delle donne, la legalità, l`informazione libera e la Costituzione, è in realtà la medesima battaglia. E il diritto di "ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità", come disse Calamandrei".

Rosy Bindi: "«Chi conclude gli incontri politici inneggiando alle sue indicibili abitudini notturne non è degno di pronunciare la parola famiglia ed è indifferente alla cultura».

Il tema scuola ha scosso tutte le opposizioni. Pier Ferdinando Casini: «Attacca la scuola pubblica dove alcuni genitori sono costretti a pagare la carta igienica per i figli. Perché non ci spiega come risolvere i problemi degli italiani?» Nichi Vendola, leader di Sei: Berlusconi attacca la scuola pubblica perché «anche grazie alla debolezza dell`istruzione ha potuto godere di 15 anni di egemonia culturale». Il vicepresidente di Fli Italo Bocchino ha avvertito: «Il vero centrodestra, quello di Fini, sta dalla parte della scuola pubblica». Tranchant l`affondo di Italia Futura, associazione di Luca Cordero di Montezemolo: «Lo spettacolo di un capo di governo che attacca sul terreno morale gli insegnanti della scuola pubblica è l`ennesima, imbarazzante novità che l`Italia offre al mondo».

Martedì Sit in di protesta del Pd di fronte a palazzo Chigi.

4. TORINO. PRIMARIE BOOM. VINCE FASSINO. AMMINISTRATIVE PROVA DEL FUOCO PER LA RIVINCITA DEL CENTROSINISTRA.


 

L'affluenza record e la vittoria di Fassino alle primarie di Torino sono un buon viatico per le amministrative che saranno il vero banco di prova per la rivincita del centrosinistra, i cui risultati andranno paragonati a quelli delle politiche del 2008, delle europee e delle regionali. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "A Torino c'è stata una straordinaria giornata di partecipazione politica. Ne vengono un segnale per tutto il paese e un grande incoraggiamento per noi. Voglio ringraziare il Pd di Torino, tutti i cittadini che hanno partecipato alle primarie e i candidati che hanno dato luogo a un confronto vero e appassionato. Attorno a Piero Fassino, che ha ottenuto un risultato di straordinaria ampiezza, si raccoglieranno ora tutte le forze del Pd e del centrosinistra in vista della sfida elettorale per il comune di Torino, una sfida che vinceremo"

Piero Fassino. La Stampa. «.. le primarie funzionano. Forse c`è qualcosa da cambiare, ma è certo che permettono di ricostruire un rapporto tra la politica e i cittadini. E questa è una risposta a chi nel mio partito, in queste settimane, le ha messe in discussione». «….hanno votato quasi 53 mila torinesi. Un numero impressionante in rapporto alla popolazione, un numero unico in Italia….tutti i candidati hanno saputo mobilitare gli elettori del centrosinistra. E devo dire che c`è un ideale legame tra queste primarie e la manifestazione delle donne del 13 febbraio. Si tratta di due scosse positive in una situazione di crisi della politica italiana che non riesce a sbloccarsi» «Il risultato di Torino è la dimostrazione che quando i cittadini vengono chiamati a decidere davvero, ci sono. La partecipazione popolare di ieri rafforza Bersani come leader del Pd».«…. Io ho fatto una scelta: mettere in gioco la mia esperienza nella convinzione che in un`Italia che va verso un assetto sempre più federale si possa far politica non solo da Roma ma anche da punti nevralgici del paese come Torino. … A Milano governa la Moratti. A Roma c`è Alemanno. Alla guida di Piemonte e Veneto ci sono Cota e Zaia. Tre ex ministri e un capogruppo alla Camera. E` ora che anche il centrosinistra si renda conto di quanto sia importante lanciare la sfida nei territori. E' stato giusto farlo a Torino…Il ruolo e il peso della città in caso di vittoria alle comunali saranno almeno identici a quelli già importanti raggiunti con Chiamparino. E da qui si potrà lanciare una sfida politica alla Lega Nord».

5. LIBIA. LA GUERRA CIVILE, L'INTERVENTO DELL'ONU, I BENI CONGELATI. IL MEDITERRANEO NEL FUTURO DELL'EUROPA.


 

Mentre in Libia infuria la guerra civile, il mondo si prepara a gestire i grandi cambiamenti in tutto il Nord Africa e, forse, anche in buona parte del Medio Oriente. Si fanno i conti con

i problemi di approvvigionamento energetico, si fanno i calcoli dell'export e dell'import da quelle aree e, in particolare per l'Italia, si stanno facendo i conti con il significato concreto di un eventuale congelamento delle partecipazioni libiche in aziende straniere: da noi questo significa partecipazioni libiche di rilievo in Unicredito o Finmeccanica.

Su La Stampa Bill Emmott ha allungato oggi ancora di più lo sguardo ed ha posto un problema geopolitico: così come ha allargato i propri confini ad ovest (e sembrava impossibile che si potesse anche pensare fino a qualche anno fa), l'Europa ora si dovrà porre il problema di allargare in qualche modo i confini ( o quantomeno la sua influenza politica, economica e militare) anche al Mediterraneo e alle sue sponde.

6. I PREZZI ALIMENTARI E DELLE MATERIE PRIME IN CORSA. ECCO L'INCOGNITA CHE CI ASPETTA.


 

L'inflazione che fa paura non dipende solo dal petrolio, o da ciò che sta accadendo oggi in Nord Africa, ma ha cause molteplici sia dal punto di vista delle ragioni tecniche sia dal punto di vista territoriale. Marcello de Cecco, noto economista italiano, ha tracciato oggi su La Repubblica un breve affresco. "L'origine dei rincari nei prezzi agricoli al quale da un anno assistiamo si deve a un misto di scarsità dovuta in specie a fattori climatici, e di speculazione da parte di istituzioni finanziarie che, prive di guadagni alternativi per via della crisi delle economie sviluppate, si sono buttate su materie prime e prodotti agricoli. In Cina infuria una siccità epocale. Lo stesso accade in Argentina. In Russia tutti ricordano i roghi di campi di grano causati la scorsa estate dalla ondata di calore africano che la investì. Tutto questo si scarica sui prezzi. Negli Usa e in Europa gli speculatori lo sanno e si precipitano a scommettere su ulteriori rincari delle materie prime….le due cause dei rincari si alimentano a vicenda. I prezzi dei prodotti agricoli sono anche rafforzati dalla domanda nei due principali paesi asiatici, la cui popolazione congiunta sfiora tre miliardi di persone. L`agricoltura indiana è in condizioni precarie, afflitta da una bassa produttività storica. Fu disegnata, dai pianificatori indiani, per mantenere la gran parte della popolazione sulla terra e non per massimizzare la produzione. Per cambiare rotta a questo mastodonte ci vorranno molti anni e molti soldi. Il caso cinese, invece è dovuto al cambiamento climatico, che ha visto in pratica l`esaurirsi dell`acqua nel sud del paese e anche al cambiamento di dieta che si sta verificando, verso cibi occidentali non prodotti a sufficienza in Cina. Ma gli aumenti non riguardano solo i prodotti agricoli. Sui mercati mondiali il prezzo del petrolio, ad esempio, stava salendo da un anno, prima che i tumulti africani e mediorientali ne rafforzassero ulteriormente la corsa. Aumenti notevolissimi hanno registrato minerale di ferro, cotone, lana e tutti i tipi di oli vegetali. In breve, le quotazioni della gran parte di questi prodotti sono tornate ora assai vicine ai livelli che raggiunsero nel 2008, prima che si abbattesse sull`economia mondiale la grande crisi.

venerdì 25 febbraio 2011

NEWS ACQUA PUBBLICA

Il Governo impugna la Legge regionale sull'acqua della Lombardia!
Una buona notizia sul fronte dell'acqua pubblica!
Si potrebbe dire Berlusconi contro Formigoni o, meglio, lo Stato contro la Regione Lombardia.
La notizia è l'impugnazione per incostituzionalità della nuova Legge regionale sull'acqua votata dal Consiglio Regionale della Lombardia lo scorso 22.12.2010, nonostante la forte opposizione dei Comitati acqua della Lombardia (
www.contrattoacqua.it/public/journal/index.php?v=243&argm=174&c=4
) e l'ostruzionismo di tutti i partiti di minoranze, usciti dall'aula al momento del voto.
Come potete leggere qui sotto, l'impugnazione riguarda la parte della Legge che assegna un ruolo alle società patrimoniali, volute dalla Lombardia solo per moltiplicare le poltrone dei CdA.
Si ricorda che la Lombardia è finora l'unica regione ad aver approvato una legge in applicazione del:
- decreto Calderoli, sulla soppressione delle Autorità d'Ambito (A.ATO): la Lombardia prevede di togliere le competenze ai comuni per consegnarle alle province, attraverso la costituzione degli Uffici d'Ambito formati solo da un CdA;
- decreto Ronchi, sull'affidamento della gestione dei servizi idrici: la Lombardia obbliga all'affidamento tramite gara, consegnando di fatto l'acqua ai privati.
A questo punto l'impugnazione ci permette di chiedere la sospensione dell'applicazione di tutta la (pessima) legge regionale, almeno fino al voto del Referendum nazionale che chiede la cancellazione del decreto Ronchi (e quindi di riflesso anche della legge lombarda).
Pertanto chiediamo che nel frattempo i comuni e le province non applichino la legge regionale, ovvero non si devono nè costituire gli Uffici d'Ambito e nè avviare le gare, così come in provincia di Mantova si deve sospendere la gara già avviata per la messa sul mercato del 40% della società pubblica Tea acque.
Ancora una volta Formigoni è stato bloccato nella sua volontà di privatizzare l'acqua della Lombardia.
Continuiamo la mobilitazione!
Saluti, Roberto Fumagalli (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua)
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Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto e su conforme parere dei Ministeri competenti, ha impugnato le seguenti leggi regionali:
- su conforme parere del Ministero dell'Ambiente, la legge della Regione Lombardia  n. 21/2010, che detta disposizioni in materia di servizi locali di interesse economico generale e norme in materia di gestione delle  risorse idriche. Essa  presenta   profili di illegittimità costituzionale poiché stabilisce  che gli enti locali, per la gestione del servizio idrico integrato, possono costituire una società patrimoniale di ambito, conferendo la proprietà delle reti, degli impianti, delle altre dotazioni patrimoniali del servizio idrico integrato,  e, in caso di partecipazione indiretta, del relativo ramo d'azienda. Tale previsione contrasta con le norme statali di riferimento, contenute nel Codice dell'Ambiente e  nell'articolo 23 bis del d.l. 122/2008, che affermano la proprietà pubblica delle reti e delle  infrastrutture idriche. Inoltre illegittima è la norma secondo la quale i nuovi enti  responsabili  dell'ATO possano assegnare alla società patrimoniale costituita il compito di espletare le gare per l'affidamento del servizio, le attività di progettazione preliminare delle opere infrastrutturali relative al servizio idrico e le attività di collaudo delle stesse. Infatti , la competenza ad aggiudicare la gestione del servizio idrico integrato, in base al codice dell'Ambiente (art.150, comma 2) è dell'autorità d'Ambito  e comunque ad  un unico soggetto,  non potendosi enucleare una  singola attribuzione da devolvere a  un soggetto formalmente privato. Le norme regionali  invadono quindi la competenza legislativa esclusiva  dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e della tutela della concorrenza e della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all'art. 117 , comma 2, lettera e), m) ed s) Cost.


E' stato tuttavia, d'intesa con la Regione Lombardia, individuato un percorso che potrà portare alla modifica delle parte impugnate delle leggi e, all'esito, alla conseguente rinuncia alle odierne impugnative. Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha esaminato la legge regionale della Lombardia n. 22/2010 deliberando la non impugnativa.

 
 

pillolina per sorridere

Bersani: "Berlusconi si dimetta".

Franceschini: "Berlusconi si dimetta".

Finocchiaro: "Berlusconi si dimetta".

Vendola: "È d'uopo un ripensamento in senso antidemagogico del tetrarca meneghino".

giovedì 24 febbraio 2011

Emendamento 1707…siamo alle solite

Che bravi questi "cattoliconi"! È bene diffondere queste notizie.

Buona lettura.


 


 

VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI:

ECCO I NOMI DEI SENATORI FIRMATARI

Si commenta da sé.

Si erano inventati un emendamento proprio carino.

Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.

Firmatari alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".

Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.

Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".

Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.

Annotateli bene:

sen. Maurizio Gasparri (Pdl),

sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),

sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),

sen. Roberto Centaro (Pdl),

sen. Filippo Berselli (Pdl),

sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)

sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).

Per la cronaca:

il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina o un bambino);

il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...);

il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti";

mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).

...e adesso cominciamo a riflettere se essere sempre politically correct con chi li ha votati sia una mossa che paga...

fatela girare se avete voglia e tempo..l'informazione da oggi è un dovere quasi etico... anche per ciascuno di noi.

sabato 19 febbraio 2011

ONU ........ vale la pena dedicare due minuti alla lettura di questa mail.....

Sono stati resi noti i risultati del seguente sondaggio effettuato per conto dell'ONU :

"Dite onestamente qual'è la vostra opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo"


Risultati:

  • In Europa hanno chiesto cos'è "la scarsità"
  • In Africa hanno chiesto cosa si intende per "alimenti"
  • In Cina vogliono sapere cosa significa "opinione"
  • Gli Usa hanno chiesto chiarezza sul significato di "resto del mondo"
  • Nel Parlamento italiano stanno ancora discutendo su cosa voglia dire "onestamente"

Il genio, per fortuna, è sempre al lavoro!!!

venerdì 18 febbraio 2011

La nota del mattino

17 febbraio 2011

1. SORRISI & RIPRESA. LA MASCHERA DI BERLUSCONI NASCONDE IL CALCIOMERCATO IN PARLAMENTO, LA MESSA A PUNTO DEI CAVILLI PER NON ANDARE DAI GIUDICI E LE AVANCES CON LA CHIESA.


 

Nemmeno un attacco alla magistratura. Solo contenuti, promesse per l'economia, questa volta sostenute anche dalla presenza del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Con la conferenza stampa di ieri è improvvisamente tornata in auge la strategia di Giuliano Ferrara di parlare d'altro, far finta che il processo di Milano non esista e il premier non sia accusato di fatti gravi e disgustosi, come è la concussione e la prostituzione minorile (si ricordi in proposito la lettera a Il Corriere della Sera, la proposta di lavoro bipartisan sulla ripresa: è solo di qualche giorno fa, anche se sembra passato un secolo).

Propositi di impegno, promesse, riforme. Lo schema è sempre lo stesso, comprese le spiegazioni per i fallimenti: nella "narrazione" berlusconiana il presidente ordina; se gli altri non sono d'accordo o fanno presente che gli ordini sono sbagliati, allora sono cattivi. Ma durerà poco. Come l'altra volta, il sorriso è solo una maschera. Oggi serve a far decantare il colpo, ad allentare l'attenzione ed a coprire le vere attività del premier. Che non riguardano l'attenzione per il paese, ma la propria sopravvivenza e gli affari.

La Lega è stata chiara: se c'è una maggioranza per approvare subito i decreti di attuazione del federalismo (e non importa se hanno mille difetti e perfino se avranno un impatto negativo sul Nord, importa che si chiamino federalismo) il governo va avanti. Tutti i sondaggi in mano a Bossi dicono infatti che anche la Lega avrebbe ripercussioni negative se si andasse ad elezioni senza aver ottenuto almeno la bandiera del federalismo. Ma per ottenere questo risultato è necessario che alla Camera la maggioranza sia tale anche nelle commissioni. E perché ciò accada i numeri della maggioranza devono salire dal livello attuale (314).

Da qui un'attività spasmodica a Montecitorio e a Palazzo Madama da parte dei fedelissimi di Berlusconi di ricerca di deputati e senatori in vendita, in trasloco, in rotta con il proprio gruppo, di promesse, allusioni, pressioni. Un'attività che si è intensificata in questi giorni anche per cogliere al volo l'occasione delle liti interne a Fli, la formazione politica appena nata e che fa capo a Gianfranco Fini.

L'altra attività che la maschera del presidente del Consiglio sta nascondendo è quella degli avvocati (se vista, ricorderebbe processo e imputazioni) che stanno studiando le carte per trovare cavilli e metodi per allungare i tempi, bloccare il giudizio, insomma "passare la nottata". E anche in questo caso, nell'ipotesi di un passaggio in Parlamento per votare il ricorso alla Corte Costituzionale per il conflitto di attribuzione (obiettivo, portare il processo al tribunale dei ministri), sarebbe necessaria una maggioranza più vasta.

Infine, nascondere la maschera feroce risponde all'obiettivo di riavvicinare i vertici della Chiesa. Il mondo cattolico è turbato. Secondo un sondaggio di Swg realizzato per i Cristiano sociali di Mimmo Lucà (Pd), il 57 per cento dei praticanti prova disgusto, indignazione e disagio. Tra questi, il 17 per cento ha mutato il proprio giudizio in negativo, mentre il 40 per cento aveva già una opinione critica. Ma il 26 per cento non crede alle accuse della Procura di Milano e un altro 15-17 per cento è indifferente. "Premetto che ritengo importante per il nostro Paese che venga esercitato da parte della Chiesa il diritto-dovere di intervenire nell'agorà pubblica" ha detto ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. " Ma non chiedo alla Chiesa di prendere parte. Da cittadino vorrei che si sentisse chiaro un messaggio: la politica si prenda le sue responsabilità, i cattolici in politica si prendano le loro responsabilità". Berlusconi, tuttavia, sta tentando di recuperare almeno il rapporto con le gerarchie della Chiesa. Domani incontrerà il segretario di Stato ed il presidente della Cei alle celebrazioni per l'anniversario dei patti lateranensi, a Roma, presso l'ambasciata italiana presso la Santa Sede. E certo non poteva arrivare a questo appuntamento sull'onda dell'ennesimo scontro a faccia feroce.

2. IL MILLEPROROGHE PASSA AL SENATO E RIPARTE L'ESAME DEL FEDERALISMO. UNA PIOGGIA DI TASSE CON LA FIRMA DELLA LEGA.

Ieri è passato al Senato, grazie ai voti della Lega il "milleproroghe", una specie di finanziaria omnibus, che comprende anche decine di balzelli per i cittadini, norme fatte a posta per gli amici, grandi sconti fiscali per banche, assicurazioni, fondi di investimenti. Stefano Fassina, responsabile Pd per l'Economia, ha soprannominato questo provvedimento il "milletasse", soprattutto se visto insieme al decreto sul federalismo municipale che la Lega vuole riportare alle Camere (dove si prevedono nell'ordine: imposta di soggiorno, imposta di scopo, aumento della addizionale Irpef, aumento Ici su artigiani, commercianti e piccole imprese). Tra l'altro, nel "milleproroghe" si prevede l'aumento di un euro per il biglietto dei cinema. Il Pd l'ha ribattezzata la tassa-vergogna e ha deciso di lanciare una mobilitazione davanti ai cinema di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Bari, Genova, Palermo, Perugia ed altre città, con volantinaggi, presidi, banchetti per sensibilizzare i cittadini, dove si potrà anche firmare per chiedere le dimissioni di Berlusconi. E mentre si chiedono più contributi ai cittadini, dice Fassina, il governo "fa marcia indietro su alcuni importanti tagli ai costi della politica, in particolare, sulla dismissione delle partecipazioni nelle municipalizzate e sui numeri dei consiglieri e degli assessori municipali". Senza contare il rinvio del pagamento delle multe per le quote latte, con buona pace degli allevatori onesti, le norme contro i precari della scuola, che "grazie alla Lega" come ha chiarito la presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro, "non potranno spostarsi di provincia per le supplenze, o i tagli alla cultura, lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania, anche se costruite in aree protette". E ancora il fondo per i malati di Sla (sclerosi amiotrofica) che rischiano di avere meno dei 100 milioni stanziati in partenza. O il 5 per mille, che resta a quota 300 milioni, invece dei 400 stanziati nel 2010.

3. IL PD AUMENTA LA SPINTA. BISOGNA AVERE FIATO PER UNA LUNGA BATTAGLIA. QUATTRO MILIONI DI MODULI A CASA DEGLI ITALIANI PER FIRMARE CONTRO BERLUSCONI.


 

Il segretario del Pd ha rilanciato ieri l'affondo contro il premier e per andare al voto. «Berlusconi è l`unico al mondo a non preoccuparsi. E questo dimostra che è irresponsabile. A chi ha la pazienza e la possibilità di dare un`occhiata ai giornali internazionali apparirà chiaro che l`Italia è una situazione drammatica dal punto di vista dell`immagine» ha detto Pier Luigi Bersani. «Credo che sia da irresponsabili non prendere atto della situazione. Ci sia un po' più di coraggio da parte delle classi dirigenti. Tutto il mondo sta chiedendo un passo indietro a Berlusconi, solo in Italia c`è tanta gente che continua a tacere». «Dovrebbe esserci un coro di voci che dicessero "fai un passo indietro": non può essere solo l'opposizione a farlo. La classe dirigente deve parlare». Oggi votare, ha spiegato Bersani, spiegando perché le elezioni politiche anticipate oggi sarebbero il male minore, significa introdurre «un elemento liberatorio e partecipativo». Anche perché, ha detto il segretario del Pd, «le prossime settimane ci consegneranno altri fatti di turbamento». « Berlusconi è al tramonto: perché arrivarci in modo drammatico?».

La strada del tramonto è segnata, insomma, anche se nessuno sa quanto sarà lunga. Un giorno, una settimana, un mese o di più. Berlusconi non mollerà facilmente. Potrebbe tentare di resistere nonostante il degrado progressivo e i problemi crescenti per il paese, in un crescendo di mobilitazione mediatica e non solo dei propri sostenitori. Bisogna aver fiato, reggere, basare l'iniziativa su una strategia di respiro, preparata e discussa, condivisa, come quella disegnata nell'ultima direzione del Pd e confermata nell'Assemblea nazionale di Roma.

La pressione del Pd per le dimissioni di Berlusconi si sta intensificando anche sul piano dell'iniziativa della raccolta delle firme: nelle case degli italiani arriveranno presto quattro milioni di moduli per la raccolta delle firme. E questa andranno a sommarsi a quelle già raccolte via on line e nelle migliaia di banchetti aperti in tutta Italia (saranno 5.000 nel prossimo fine settimana, oltre a quelli aperti davanti ai cinema). Considerando i risultati già raggiunti, l'obiettivo dei dieci milioni di firme da consegnare materialmente a palazzo Chigi l'8 marzo potrebbe essere addirittura superato.


 

4. LE TENSIONI DELLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO SVELANO ANCHE L'INCONSISTENZA DELLA POLITICA ITALIANA E LA DEBOLEZZA DELL'EUROPA.


 

Anche la Libia (oltre al Bahrein) finisce nel vortice del risveglio popolare, dimostrando ancora una volta l'inconsistenza e l'assenza di prospettive della politica estera italiana, ma anche la limitatezza della politica estera dell'Unione europea. La Germania e gli altri paesi in cui la presenza degli immigrati è molto più consistente rispetto alla situazione italiana ieri hanno ricordato che la pressione verso l'Italia oggi non è ancora al livello di guardia e dunque che la richiesta di aiuto da parte di Roma non può essere così pressante. L'Italia ha chiesto aiuto, ma – come chiarisce oggi l'economista Tito Boeri su La Repubblica – non ha proposto una soluzione o una iniziativa specifica. La verità è che gli europei, tutti insieme, stanno assistendo quasi inerti e senza un progetto per il futuro al risveglio della sponda sud del Mediterraneo.

mercoledì 16 febbraio 2011

Scheda di partecipazione al Seminario dei Circoli del Partito Democratico della zona EST Milano Adda Martesana

BUON GIORNO,

COME COMUNICATO IN PRECEDENZA ATTRAVERSO IL BOLLETTINO, SABATO 19.2.2011 SI TERRA' IL SEMINARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO COME DA PROGRAMMA ALLEGATO. VI INVITO A FAR PERVENIRE LA VOSTRA ADESIONE COL MODELLO CHE TROVATE QUI SOTTO.

CORDIALITA'

GIORDANO MAZZURANA


Se si verificano problemi a visualizzare o inviare questo modulo, lo puoi compilare online:
https://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=dFl4SmtuSmd5bnBZdXBzSHBicEVfQ3c6MQ


Scheda di partecipazione al Seminario dei Circoli del Partito Democratico della zona EST MIlano Adda Martesana


Cara Democratica Caro Democratico Il percorso che il Partito Democratico Adda Martesana ha compiuto in questi mesi, per elaborare la propria politica e strutturarsi nel territorio raggiungerà un'altra tappa importante.


Sabato 19 febbraio 2011 dalle ore 09.00 alle ore 17.00, presso i locali del Centro Cardinal Colombo, in Piazza Giacomo Matteotti, 20 a Cernusco sul Naviglio, ho il piacere di invitarti al seminario promosso dai circoli del Partito Democratico della nostra zona.


Da tempo sono all'opera dei gruppi di lavoro per predisporre una prima traccia di lavoro che introddurrà i lavori dei gruppi che animeranno i lavori della mattinata di sabato. Alle 12.45 è prevista la pausa pranzo. Il costo del pranzo sarà di 8 euro.


Nel pomeriggio,dalle ore 14.00 in una riunione plenaria, ogni gruppo relazionerà in merito alla discussione svolta.


Roberto Cornelli , segretario della Federazione Metropolitana concluderà i lavori che termineranno entro le 17.00.


Questi i gruppi sono previsti:


1) Ambiente e territorio Referenti: Marco Gusti: PD Cassina dé Pecchi marco.gusti@alice.it Serena Righini: Segreteria di Zona PD Melzo s.righini@libero.it


2) Formazione , informazione, web 2.0 Referenti: Jessica Nazzari: PD Vignate jessicanazzari@gmail.com Manuel Marzia: Segreteria di Zona PD Masate manuel.marzia.78@gmail.com


3) Economia e lavoro Referente: Mario Palermo: Pd Vimodrone m.palermo@agenziaestmilano.it


4) Gruppo Welfare Locale Referenti: Mario Barbaro PD Melzo barbaro.melzo@alice.it Ambrogio Cogliati Segreteria di Zona PD Vaprio d'Adda ambrogiocogliati@hotmail.com


Il seminario è rivolto a tutti gli iscritti le iscritte e i simpatizzanti della nostra zona.


Ai lavori parteciperanno:

  • i Consiglieri Provinciali Paolo Cova e Matteo Mauri impegnati nel gruppo che approfondirà le tematiche inerenti l'ambiente e il territorio, con particolare riguardo alle infrastrutture e la viabilità;
  • i Consiglieri Regionali Fabio Pizzul, Arianna Cavicchioli daranno il loro contributo sui temi ambientali e socio sanitari.


Carlo Borghetti, assente giustificato al seminario, darà la sua collaborazione in fase di stesura del documento relativo al contrasto della criminalità organizzata utile per organizzare un'apposita iniziativa di zona nel mese di marzo pv.


Il Prof Marco Cacciotto parteciperà ai lavori del gruppo comunicazione e formazione.


In rappresentanza della Segreteria della Federazione Metropolitana parteciperanno poi
Augusto Schieppati, responsabile dei circoli e Roberto Cornelli, Segretario della Federazione, che concluderà nel pomeriggio i nostri lavori.


Saranno infine presenti tutti i nostri Amministratori Locali , primo fra tutti il Sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini.


IMPORTANTE


Vi chiedo per cortesia di comunicare con anticipo al Coordinatore di Circolo la decisione di partecipare al seminario avendo cura di specificare a quale gruppo di lavoro si desidera frequentare.


In alternativa confermate la vostra adesione compilando questo mudulo.

Inizio modulo


Cognome e Nome *


Circolo del Comune di *


Desidero partecipare ai lavori del gruppo Indica qui sotto le tue scelta

Gruppo welfare locale

Gruppo formazione Informazione Web 2.0

Gruppo ambiente e territorio

Gruppo economia e lavori

Parteciperò al seminario ma non ho ancora deciso a quale gruppo iscrivermi


Per il pranzo *

Prenoto il pranzo

Non mi fermerò a pranzo



Fine modulo



sabato 12 febbraio 2011

La Lega taglia 30 milioni di euro al sociale per prorogare le multe di 500 allevatori evasori che non hanno rispettato la legge.. Non ci sono parole in Italia viene premiato chi evade e castigato chi paga..grazie S

 
 

Il decreto Milleproroghe ha ricevuto l'OK dalle Commissioni Bilancio ed Affari Costituzionali del Senato ed approderà lunedì in Aula per la discussione generale.

Tra le tante iniziative di questo governo ci sarà la proroga delle multe per gli allevatori e per coprire 500 italiani evasori, tolgono al bilancio sociale 30 milioni.. non male colpire i deboli per dare a chi di soldi non ha certo bisogno
Nel decreto, spunta anche una tassa sulle addizionali e sulla benzina per le calamità naturali.

Questa è stata introdotta da un emendamento del PDL a firma di Giuseppe Esposito.

 
Per fronteggiare la crisi dei rifiuti in Campania, è stata offerta la possibilità alla Regione di aumentare l'addizionale all'accisa sull'energia elettrica.

E restando in Campania è stata anche bloccata la possibilità di demolire immobili abusivi destinati a prima casa.


Fra le altre novità c'è anche lo scorporo del Bancoposta e la possibilità per Poste di acquisire partecipazioni nelle banche.

Previsto anche il rincaro dei biglietti del cinema, che da 1° luglio costeranno 1 euro in più.

 
Fra gli altri emendamenti si segnalano il blocco degli sfratti, il congelamento delle graduatorie per gli insegnanti sino al 31 agosto 2012 e lo slittamento di sei mesi per il pagamento delle multe degli allevatori per le quote latte.

Non ci sono parole in Italia chi evade viene premiato e chi paga sempre castigato

domenica 6 febbraio 2011

FEDERALISMO: UNA BUFALA

E' una sintesi, forse incompleta, delle ragioni per cui è stato respinto il testo sul cosidetto "federalismo fiscale", ma illustra molto bene le ragioni della nostra opposizione su questioni di merito.

Non vi è opposizione pregiudiziale ma  attenzione ad un testo raffazzonato e stiracchiato per dare qualcosa a tutti: le tasse, un tanto al chilo. Che con questo provvedimento aumenteranno.

Non si ha il coraggio di dire che questo Paese si risanerà se sarà stretto un patto equo e che  "chi più ha più dovrà dare".

Nel nostro sgangherato Paese accade esattamente il contrario (leggasi Scudo Fiscale).

Giordano Mazzurana 

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Carissimi,

la falsa e finta gioia dei leghisti, il cosiddetto federalismo municipale, non riesce a nascondere l'inesistente federalismo che il Governo ha approvato il 3 febbraio in disprezzo del voto della Commissione bicamerale.

Il federalismo proposto non ha nulla a che vedere con gli slogan della maggioranza e con la sacrosanta necessita' di dare un assetto federale al sistema della finanza pubblica italiana.

E' solo un pasticcio, per dieci motivi.

La riforma determina:

1) piu' centralismo e piu' poteri a Roma;

2) minore autonomia per i comuni;

3) minore responsabilizzazione per gli amministratori locali;

4) piu' tasse per i lavoratori dipendenti;

5) piu' tasse per i pensionati;

6) piu' tasse per le PMI (per intenderci, tutti i proprietari di fabbriche e capannoni pagheranno molto di piu');

7) nessuna tassa comunale per gli evasori;

8) disparita' intollerabili tra comuni privilegiati e comuni svantaggiati, anche all'interno della stessa Regione (basti pensare a quelli a vocazione turistica, che ne usciranno strafavoriti rispetto agli altri);

9) privilegi per tutti i comuni delle regioni a Statuto speciale;

10) confusione e incertezza normativa: il sistema fiscale diventera' un labirinto entro il quale per il cittadino sara' impossibile capire dove andranno a finire le sue tasse.

Bisogna avere un bel coraggio ad affermare come fa Tremonti che "Si tratta della  più grande riforma strutturale degli ultimi decenni!"

 Gli slogan della Lega erano "padroni a casa nostra" oppure "pago- vedo - voto" e invece i Comuni avranno ancora solo trasferimenti e la possibilità di aggiungere percentuali di IRPEF! E  l'IMU? E' l'imposta municipale sugli edifici: è un bel nome per nascondere la PATRIMONIALE.

E quando entrerà in vigore questo strepitoso federalismo? Entro il 2019 quando speriamo che questa classe dirigente mistificatrice non governi più!

Il PD ha votato contro per il merito, che e' assai più importante che per antiberlusconismo

Mariapia Garavaglia