sabato 13 agosto 2011

COSTI DELLA POLITICA: ECCO LE PROPOSTE DEL PD

Sono trascorsi alcuni giorni da quando sono state presentate le proposte sottoriportate.

Oggi le vediamo, ridimensionate e sbertucciate, nel provvedimento che dovrebbe salvare questo Paese. Potrà bastare?

Buon Ferragosto

Giordano Mazzurana


 

 
 

Di fronte all'emergenza economica il Pd ritiene che la politica debba dare un contributo concreto di sobrietà e di responsabilità, lottando invece contro le concezioni demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla.

 
 

Per questa ragione, il Pd ha da tempo messo a punto precise proposte e dato vita a concrete iniziative parlamentari sul tema dei costi della politica e delle riforme istituzionali. Al Senato ha anche presentato emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e Udc, misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone l'approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli interventi da realizzare.

 
 

·       Riduzione del numero dei parlamentari. Il Pd ha presentato da tempo diverse proposte di legge per ridurre entro la legislatura, il numero dei parlamentari e cambiare le funzioni del Senato. Per esempio, una Camera con 400 deputati e un Senato Federale con 200 senatori. E' possibile calendarizzare già dal prossimo settembre il provvedimento volto alla riduzione dei parlamentari.

     Retribuzioni dei parlamentari. Il Pd punta a modificare la legge del 1965 che lega la retribuzione dei parlamentari alla retribuzione dei magistrati italiani, per scegliere un nuovo parametro. L'obiettivo è di allineare l'Italia alla media delle retribuzioni dei parlamentari degli altri paesi europei.

 
 

·       Vitalizi. Con una decisione interna alla Camera e al Senato (gli organi costituzionali hanno un'autonomia decisionale sul proprio bilancio) il Pd propone di rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini iscritti all'Inps.

 
 

·       Risparmi e trasparenza su affitti e servizi. Il Pd propone di lavorare concretamente all'interno dei bilanci di Camera e Senato per ridurre la spesa collegata agli immobili (affitti), per dare trasparenza e risparmiare sui servizi offerti.

 
 

·       Gli emendamenti al Senato. Con gli emendamenti alla manovra proposti anche insieme a Idv e a Udc il Pd punta inoltre ad alcune riforme capaci di dare un contributo importante al contenimento della spesa pubblica. Tra queste proposte vi sono:

1.     L'accentramento dei comuni più piccoli.

2.     L'accorpamento delle province sotto i 500.000 abitanti (di fatto si arriverebbe ad un dimezzamento delle attuali province).

3.     L'accorpamento delle società che fanno capo ai comuni (un comune non potrà avere più di una società: e così verrebbero meno migliaia di aziende, con i relativi consiglieri).

4.     La totale incompatibilità dell'incarico dei parlamentari con qualsiasi altro incarico (sindaco, consigliere, presidente di provincia…).

5.     Taglio delle auto blu e dei voli blu, limitandone l'uso a chi ne ha davvero bisogno.

6.     Reintroduzione del tetto alla retribuzione dei manager pubblici 

 
 

Queste proposte costituiscono un punto fermo del Pd, un patrimonio di iniziative sulle quali daremo battaglia e che il Pd si impegna a realizzare.