giovedì 14 agosto 2008

Berlusconi, ossessionato dai magistrati, spreca il consenso ottenuto alle elezioni

Il problema italiano non sono le toghe e i giudici, ma un Governo che progetta impegni per 35 miliardi di euro in 3 anni (oltre metà della legislatura) ma dimentica le famiglie.

Il Cavaliere ha un’ossessione: i magistrati.

E una passione: gli avvocati.

Naturalmente i primi sono contro di lui, gli altri li fa eleggere in Parlamento.

Uno degli avvocati eletti, suo ex segretario personale, lo ha messo a fare il ministro della Giustizia.

Il pacchetto sicurezza è inquinato dal complesso dell’imputato e brucia il capitale di fiducia degli italiani, che l’hanno votato a larga maggioranza, assieme all’immagine di grande statista.

Ma allontana anche il Colle più alto della politica.

Il comportamento del premier Berlusconi è un’ossessione personale che ha il sopravvento sui problemi del Paese, come dimostra una manovra economica che, ancora una volta, prevede per le famiglie solo provvedimenti assistenziali: la carità di Stato.

Una manovra fatta approvare dal superministro Tremonti in soli 9 minuti e 15 secondi, magari sperando che il polverone sulla giustizia copra la mancanza di misure a favore delle famiglie, soprattutto le più povere .

Il gioco, però, è vecchio.

E stufa.

Anzi si tratta di un espediente che logora il Paese.

Nella manovra di Tremonti, che pure mette in fila provvedimenti per 35 miliardi, ci sono molta demagogia e un pizzico di beneficenza, ma le famiglie, ancora una volta, si sentono prese in giro.

Che fine ha fatto il quoziente familiare? Il piano a sostegno delle famiglie, a partire dai primi atti finanziari del Governo, come avevano annunciato Roccella e Giovanardi, è carta straccia.

da Famiglia Cristiana


1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Vaticano: «Famiglia Cristiana
non esprime la nostra linea»

«Il settimanale dei Paolini non ha titolo per riportare nè i pensieri della Santa Sede nè quella della Cei»

CITTÀ VATICANO - Il giorno dopo la «bufera» arrivano le precisazioni. Il Vaticano prende le distanze da «Famiglia Cristiana» e dai suoi scontri con il governo (...)

Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha precisato che il settimanale dei Paolini «non ha titolo per esprimere né la linea della Santa Sede né quella della Conferenza episcopale italiana».

«Il settimanale "Famiglia Cristiana" - ha poi aggiunto padre Lombardi - è una testata importante della realtà cattolica. Le sue posizioni però sono esclusivamente responsabilità della sua direzione».

Dal Corriere della Sera 14 agosto 2008