venerdì 1 maggio 2009

MENSA SCOLASTICA


http://www.comune.pessanoconbornago.mi.it/vedi/img/logo.jpg COMUNICATO STAMPA

L'Amministrazione Comunale riconferma la validità e la correttezza del provvedimento assunto nei confronti delle famiglie che non vogliono pagare il pasto, e non sicuramente contro i bambini.
Disapprova totalmente la non assunzione di responsabilità delle stesse nei confronti dei loro figli, contravvenendo agli obblighi fondamentali previsti dalla legge.
Pertanto l'Amministrazione Comunale provvederà, attraverso gli Uffici Competenti, a segnalare con esposto al Tribunale dei Minori il loro comportamento per verificare se è lesivo dei diritti dei minori.
Ciò premesso a seguito della comunicazione ricevuta dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale dott. Antonio Lupacchino in data 29 aprile 2009, come da prot. n. 5504, in relazione al Servizio Mensa - Famiglie morose che ritiene "opportuno che il Dirigente Scolastico convochi un Collegio Docenti perchè lo stesso valuti se sussistono o meno le caratteristiche del progetto formativo di Tempo Pieno o se sia necessario modificare il tempo scuola".
Lette le dichiarazioni a mezzo stampa del Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati che auspica un tavolo di trattativa tra Amministrazione Provinciale, l'Amministrazione Comunale, la ditta che gestisce il Servizio di Ristorazione Scolastica, le famiglie e l'Istituto Comprensivo "daniela Mauro" per una scelta condivisa,
RITIENE CON SENSO DI RESPONSABILITA' DI SOSPENDERE TEMPORANEAMENTE IL PROVVEDIMENTO IN QUANTO NON VUOLE PRECOSTITUIRE CONDIZIONI DI PEGGIORAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO COMPLESSIVO (Tempo pieno - Tempo prolungato).
L'Amministrazione Comunale continuerà, come ha sempre fatto, ad applicare le riduzioni del costo pasto e le esenzioni a tutte le famiglie che dimostrano di non poter pagare e proseguirà nell'azione di recupero del debito, attraverso le procedure già avviate, nei confronti delle famiglie che non vogliono pagare.
Ciò è dovuto soprattutto alla stragrande maggioranza delle famiglie che pagano il servizio, nel segno dei princìpi di equità sociale, del rispetto delle regole e di legalità che hanno ispirato il provvedimento.

Il Sindaco e la Giunta Comunale

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