domenica 6 febbraio 2011

FEDERALISMO: UNA BUFALA

E' una sintesi, forse incompleta, delle ragioni per cui è stato respinto il testo sul cosidetto "federalismo fiscale", ma illustra molto bene le ragioni della nostra opposizione su questioni di merito.

Non vi è opposizione pregiudiziale ma  attenzione ad un testo raffazzonato e stiracchiato per dare qualcosa a tutti: le tasse, un tanto al chilo. Che con questo provvedimento aumenteranno.

Non si ha il coraggio di dire che questo Paese si risanerà se sarà stretto un patto equo e che  "chi più ha più dovrà dare".

Nel nostro sgangherato Paese accade esattamente il contrario (leggasi Scudo Fiscale).

Giordano Mazzurana 

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Carissimi,

la falsa e finta gioia dei leghisti, il cosiddetto federalismo municipale, non riesce a nascondere l'inesistente federalismo che il Governo ha approvato il 3 febbraio in disprezzo del voto della Commissione bicamerale.

Il federalismo proposto non ha nulla a che vedere con gli slogan della maggioranza e con la sacrosanta necessita' di dare un assetto federale al sistema della finanza pubblica italiana.

E' solo un pasticcio, per dieci motivi.

La riforma determina:

1) piu' centralismo e piu' poteri a Roma;

2) minore autonomia per i comuni;

3) minore responsabilizzazione per gli amministratori locali;

4) piu' tasse per i lavoratori dipendenti;

5) piu' tasse per i pensionati;

6) piu' tasse per le PMI (per intenderci, tutti i proprietari di fabbriche e capannoni pagheranno molto di piu');

7) nessuna tassa comunale per gli evasori;

8) disparita' intollerabili tra comuni privilegiati e comuni svantaggiati, anche all'interno della stessa Regione (basti pensare a quelli a vocazione turistica, che ne usciranno strafavoriti rispetto agli altri);

9) privilegi per tutti i comuni delle regioni a Statuto speciale;

10) confusione e incertezza normativa: il sistema fiscale diventera' un labirinto entro il quale per il cittadino sara' impossibile capire dove andranno a finire le sue tasse.

Bisogna avere un bel coraggio ad affermare come fa Tremonti che "Si tratta della  più grande riforma strutturale degli ultimi decenni!"

 Gli slogan della Lega erano "padroni a casa nostra" oppure "pago- vedo - voto" e invece i Comuni avranno ancora solo trasferimenti e la possibilità di aggiungere percentuali di IRPEF! E  l'IMU? E' l'imposta municipale sugli edifici: è un bel nome per nascondere la PATRIMONIALE.

E quando entrerà in vigore questo strepitoso federalismo? Entro il 2019 quando speriamo che questa classe dirigente mistificatrice non governi più!

Il PD ha votato contro per il merito, che e' assai più importante che per antiberlusconismo

Mariapia Garavaglia

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