domenica 9 maggio 2010

la riflessione di Michele Serra

Più si è prepotenti, più ci si lagna


«Ci dileggiano con i soldi pubblici», dice il signor B riferendosi
a Dandini, ultima di una lista così lunga che si
fa fatica, ormai, a ricordare i dileggiatori. Ma «con i soldi
pubblici», vivaddio, a noi ci dileggia Minzolini, ci dileggiano i dirigenti
Rai spediti direttamente da Mediaset per mondare i palinsesti
e indebolire l'azienda che li paga, ci dileggia l'informazione
addomesticata, ci dileggiano i reality dove vince chi è più disinvoltamente
buzzurro, ci dileggiano i talkshow dove la metà degli
ospiti non sa quello che dice, ci dileggiano la mediocrità premiata
e la superficialità ostentata, ci dileggia la censura esplicita e quella
implicita, ci dileggia la parata di esuberanti entraineuses promosse
a conduttrici o opinioniste, insomma ci dileggia – e sempre
«con i soldi pubblici» – una tale quantità di persone, e di cose, e di
atteggiamenti, che siamo sicuri di poter confezionare, ne avessimo
la voglia e il tempo, un elenco di dileggiatori e di dileggi a nostro
danno molto ma molto più cospicuo di quello che fa tanto
strillare il premier. Per contro, a differenza del signor B, non abbiamo
nemmeno il risarcimento (notevole) di essere al potere e di
poter contare i miliardi come Cip e Ciop le noci. La vecchia storia
del lupo e l'agnello: più si è prepotenti, più ci si lagna.


La Repubblica 9 maggio 2010

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