lunedì 31 maggio 2010

donne...amiche


un'altra figuraccia del nostro presidente del consiglio....ce l'hanno inviata e troviamo doveroso inoltrarla
buona lettura
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The italian sense of humour...
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la scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle  ragazze albanesi".

In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza
all'Albania.

Poi ha aggiunto:  "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones
NATA FEMMINA
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"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi".
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>Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
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Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate.

A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana.

Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede.

Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi.

Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri.

E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
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Ai tempi era una bella ragazza,sì.

Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna.

Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
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Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato.

Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.
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Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.

Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.

E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia.

Lui continua a sperare, sogna il miracolo.

E' una storia lunga, Presidente...
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Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.

Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
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In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo.

In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta.

L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.

Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
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Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi


Merid Elvira Dones
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"PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione spero
sentano l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone.

grazie Elvira

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