sabato 26 aprile 2008

RIFLESSIONI......

aprile 2008
Le domande del nord: federalismo fiscale e qualità del territorio.
Diamo le nostre risposte.

Ovviamente dobbiamo capire bene quello che è successo se vogliamo reagire nel modo più adeguato e forse ci serve dare retta ancora per un pò agli "analisti" del voto. Ma sicuramente dobbiamo rafforzare la nostra capacità di ascolto della gente, non per cavalcare le paure, ma per trovare risposte che portino il paese in avanti. A quali domande "della gente del Nord" ha saputo rispondere la Lega? Non ho strumenti di analisi scientifica per dirlo, nè conosco elettori che hanno votato Lega, ma bazzico per lavoro nei comuni della provincia di Milano, nelle valli del lecchese, in Valtellina, verso i laghi, ecc....Parlo con i sindaci e i funzionari che governano in queste piccole comunità, quelle che hanno dato alla Lega il 60% dei voti. Insomma, mi sono fatta l'idea che il successo della lega si incardini non solo sulla paura o l'insofferenza nei confronti degli immigrati (cosa che esiste ma coinvolge una percentuale minore di persone), ma sul comune sentire (questo sì che coinvolge numeri più vasti) di buona parte dei loro elettori, che provo a riassumere così: "...siamo la regione europea con l'economia più forte, produciamo - creiamo imprese - diamo occupazione, lavorando come matti, rischiando in proprio...., ma le nostre tasse vanno a Roma e qui torna ben poco. Là le usano per pagare la casta dei politici e del sottogoverno, le buttano in una pubblica amministrazione inefficiente, luogo di scambio politico, poco controllata. Qui non tornano abbastanza soldi per le casse dei comuni (quelli che governiamo noi leghisti) e così ci mancano i posti negli asili nido, il trasporto pubblico è inadeguato, i servizi di assistenza per gli anziani sono inesistenti....Avremmo diritto ad avere risorse per mantenere belli i nostri centri storici, per qualificare le zone industriali e non ne abbiamo abbastanza. Noi facciamo la raccolta differenziata e invece a Napoli i rifiuti non li sanno neanche raccogliere. Per avere risorse dobbiamo vendere a pezzi il nostro territorio, ma ormai lo abbiamo consumato tutto, come facciamo ora a garantire i servizi a cui siamo abituati e che ci meritiamo?...".
Non nascondo che questo pensiero sfiora anche persone come me, che in fondo sono il tipo di elettore lombardo a cui il PD dovrebbe più facilmente guardare. Un pensiero che nasce dal disagio di chi - titolare o lavoratore in piccole imprese - è più che mai esposto alla competizione sul piano
dell'economia, ma anche dal senso di ingiustizia di chi si sente di dare già il massimo per questo paese, senza che il suo merito venga riconosciuto.
Insomma, mi chiedo: ci sono risposte "democratiche" a questo disagio, a questa domanda ? Il federalismo fiscale è una risposta ? se lo è, come io credo (ma si può discutere anche di questo) come lo si può costruire senza scaricare a mare un pezzo di paese al momento incapace di produrre le
risorse necessarie per autosostenersi? si può usare come leva per cambiare il paese, per renderlo più efficente, per premiare i comportamenti virtuosi, per responsabilizzare ? Inoltre la leva fiscale (i premi e le penalizzazioni) è strumento che si dimostra sempre più utile per le politiche ambientali, e le politiche ambientali devono necessariamente adattarsi alle diversità del nostro paese. Quindi federalismo, fiscalità e ambiente si tengono. Morale: cerco teste - competenze - idee - esperienze, che abbiano voglia di ragionare su questo tema.
Infine, ho la sensazione che la Lega in Lombardia vinca perchè sta - fisicamente - sul territorio, crede nell'identità delle sue valli, costruisce piccoli progetti di riqualificazione. Questo potremmo farlo anche noi, senza troppo sforzo, basta mettersi a farlo, dare voce ai circoli, alle sensibilità nuove. Noi possiamo progettare il futuro dei nostri territori, mettere in pratica miglioramenti visibili. E molto altro.
Mi sbaglio ?
da il Cannocchiale (Pd Lombardia ambiente)

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