martedì 27 maggio 2008

GOVERNO, PRIMO STOP ALLA CAMERA - battuto su regole di caccia e pesca

Fa parte del decreto legge sugli obblighi comunitari che contiene
anche la norma "salva Rete 4", contestata dall'opposizione


ROMA - Arriva il primo stop al governo, battuto nell'aula della Camera su un proprio emendamento per due voti: 240 "no" contro 238 "sì".
Tre gli astenuti.
L'emendamento riguarda il decreto legge in materia di assolvimento di obblighi comunitari e, in particolare la tutela della fauna selvatica e della caccia.
Nello stesso decreto c'è anche la norma sulle frequenze tv, ribattezzata "salva-Rete4" e contestata dall'opposizione.

A determinare la bocciatura sono state le assenze nelle file del Pdl.
Al momento del voto non c'erano, o erano in missione, 80 deputati del Pdl, quasi un terzo del totale: circa il 32% (42 in missione e 45 assenti) e il 20% dei parlamentari della Lega (6 in missione e sei assenti).

Un fatto che Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori, legge così: "Il centrodestra pensa che avendo una maggioranza ampia avrà vita facile in Parlamento.
Invece, l'arroganza e la supponenza della maggioranza hanno ricompattato l'opposizione".
E infatti Pd, Idv e Udc erano al gran completo con percentuali di presenza pari rispettivamente all'82, al 93 e al 97%.

L'emendamento bocciato riguarda un intervento sulla procedura di infrazione Ue rispetto alla distruzione di nidi e uova di specie di uccelli protetti.

Intanto la seduta della Camera è ripresa.
Da questa mattina il governo è alle prese con l'ostruzionismo dell'opposizione.
Al centro delle polemiche ancora una volta c'è il conflitto di interessi sulle televisioni.
Il contestatissimo articolo aggiuntivo sulla tv digitale terrestre, soprannominato "salva Rete 4", è l'ultimo in programma nelle discussioni della giornata.

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