domenica 30 novembre 2008

Crisi, Veltroni: chi vuole dialogo non chiede ratifiche


ROMA (Reuters) - Se il governo vuole il dialogo con l'opposizione deve ascoltarne le proposte e concordare prima i provvedimenti. E' la posizione del leader del Pd Walter Veltroni, all'indomani dell'appello alla collaborazione lanciato dal premier Silvio Berlusconi nel presentare il decreto anti-crisi varato dall'esecutivo.

"Per quanto riguarda il rapporto con l'opposizione, se davvero lo si vuole se ne ascoltino le proposte e si concordino i provvedimenti", dichiara il segretario nazionale del Partito Democratico in una nota.

"Non è immaginabile che l'opposizione venga semplicemente invitata a ratificare decisioni già prese senza alcun coinvolgimento".

Quanto al decreto varato ieri -- 36 articoli che vanno dal bonus famiglie a un tetto al 4% per i mutui a sgravi per le imprese -- Veltroni lo bolla come insufficiente.

"Le proposte anti-crisi presentate dal governo sono purtroppo del tutto insufficienti: non c'è nulla di strutturale, nulla che riguardi i redditi e le pensioni, nulla che riguardi il precariato, molto poco per le piccole e medie imprese", spiega, definendo il governo Berlusconi "ancora una volta inadeguato rispetto alla gravità della situazione".

Il numero uno dell'opposizione auspica tuttavia "un tavolo con le parti sociali in cui sia presente non solo Confindustria ma anche le piccole e medie imprese", invitando il governo a "non continuare sulla strada irresponsabile della divisone tra sindacati, un comportamento che non potrà che generare altro conflitto".

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